La parola del giorno: l’ora zero

Quando vivevo in Slovacchia e insegnavo in alcune scuole ho sentito parlare per la prima volta di nultá hodina, letteralmente “ora zero” (anche se io la tradurrei più semplicemente “levataccia”).

L’ora zero è una pratica usata a scuola in alcuni paesi per permettere agli studenti di svolgere delle attività prima dell’inizio ufficiale delle lezioni. Facciamo un esempio concreto: supponiamo che in una scuola la prima ora cominci alle 8 e che ogni ora duri 60′. In questo caso l’ora zero andrà dalle 7 alle 8. Teoricamente, l’ora zero non dovrebbe essere destinata alle lezioni normali, ma dovrebbe essere riservata ad attività extrascolastiche (come musica, danza o sport) o per eventi speciali (ripasso pre esame, preparazione della recita scolastica, ecc). Nella pratica, almeno in Slovacchia, spesso non è così perché in alcune scuole l’ora zero è un’ora come le altre, tant’è che è riportata sull’orario ufficiale.

Questa pratica esiste anche negli Stati Uniti, dove si parla di zero hour o zero period. In alcune scuole il funzionamento è identico a quello della Slovacchia, mentre in altre la differenza è che l’ora extra non si svolge prima delle lezioni normali, ma dopo e a volte viene usata come una sorta di dopo scuola obbligatorio per rimediare a brutti voti.

Emanuela Cardetta
Emanuela Cardetta

Sono un’interprete di conferenza e traduttrice di italiano, inglese, francese e slovacco. Il mio lavoro è aiutare persone che non parlano la stessa lingua a comunicare tra loro in maniera efficace.

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