Meglio i clienti diretti o le agenzie?

Uno degli aspetti più belli della libera professione è, come dice la parola stessa, il fatto che è libera, ovvero ognuno può lavorare con chi vuole e costruirsi il proprio portafoglio clienti in base alle proprie preferenze e attitudini.

Per un interprete che lavora come libero professionista oltre al passaparola tra colleghi ci sono due tipologie principali di clienti: i clienti diretti (aziende, professionisti di altri settori, privati) e le agenzie di traduzione. In questo post vorrei soffermarmi sui vantaggi e gli svantaggi di lavorare con ciascuna delle due categorie.

Le agenzie di traduzione

Le agenzie sono tradizionalmente il primo approdo di un interprete quando inizia a muovere i primi passi nella professione. La motivazione è semplice: l’agenzia si assume una parte del lavoro e delle responsabilità che altrimenti dovrebbe sobbarcarsi interamente l’interprete, ad esempio:

  • svolge attività di marketing per trovare o essere trovata dal cliente
  • gestisce tutte le fasi del negoziato in merito alle condizioni contrattuali
  • si occupa dell’organizzazione dei dettagli tecnici (noleggio della cabina, contatti con i tecnici, ecc…)
  • sollecita il cliente per l’invio delle informazioni
  • è responsabile del reclutamento degli interpreti (che in caso di eventi plurilingue può rivelarsi complesso)
  • gestisce eventuali problemi durante lo svolgimento dei lavori
  • risponde della remunerazione dell’interprete

A fronte di tutti questi vantaggi, ovviamente ce n’è uno, anche abbastanza rilevante: le agenzie trattengono una commissione di entità più o meno rilevante.

I clienti diretti

Viceversa, gli svantaggi di quando lavoriamo con clienti diretti consistono nel fatto che dobbiamo dedicare parte del nostro tempo e delle nostre energie alle attività elencate sopra. Ecco invece i vantaggi:

  • non dobbiamo cedere una parte del nostro compenso ad un’agenzia
  • è nostra la scelta di quali colleghi coinvolgere
  • abbiamo un margine di manovra totale nella negoziazione delle condizioni contrattuali
  • ma soprattutto: possiamo fidelizzare il nostro cliente e costruire un rapporto lavorativo consolidato che in alcuni casi trasforma il nostro ruolo da mero fornitore di servizi una tantum a consulente a tutto tondo

Sulla base di queste valutazioni, a questo punto dovrei forse dare una risposta alla domanda nel titolo, ma la mia risposta è, come in molti casi, dipende. Dal mio punto di vista dipende dalle persone con cui si ha a che fare. Forse l’ideale è avere un giusto mix fatto di clienti diretti consapevoli del lavoro dell’interprete e di agenzie serie con personale preparato. E voi, preferite lavorare con clienti diretti o con agenzie?

Emanuela Cardetta
Emanuela Cardetta

Sono un’interprete di conferenza e traduttrice di italiano, inglese, francese e slovacco. Il mio lavoro è aiutare persone che non parlano la stessa lingua a comunicare tra loro in maniera efficace.

Chi sono
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