Ma perché dovete essere in due?

Quando lavoro per la prima volta con un/a cliente a cui occorre un servizio di interpretazione simultanea, ma che non ha molta familiarità con questa tecnica, spesso la domanda che mi viene posta quando presento il preventivo per il servizio “chiavi in mano” è: “Ma perché servono due interpreti? Non può fare tutto lei da sola?”.

Si tratta certamente di una domanda legittima per chi non è nel settore, quindi sono sempre felice di spiegare ai miei clienti perché la simultanea si fa sempre in équipe, con almeno due interpreti, e a volte anche tre per riunioni particolarmente delicate o più lunghe della giornata standard degli interpreti di 7 ore lavorative. Si fa generalmente eccezione a questo principio solo nel caso in cui l’evento in cui siamo chiamati a tradurre non supera la durata di un’ora.

Il motivo principale per cui il servizio dell’interpretazione simultanea non può essere svolto in solitaria è che si tratta di un’attività dal carico cognitivo estremamente elevato: in altre parole, è molto stancante. Semplificando molto un processo ben più complesso (non a caso oggetto di moltissimi studi di neurolinguistica), durante la simultanea, come interpreti siamo chiamati ad ascoltare i relatori, assimilare le informazioni, stoccarle nella memoria a breve termine e riprodurle in un’altra lingua. Tutto questo, contemporaneamente, senza pause e con mille variabili che possono incidere significativamente sulla complessità del processo, tra cui la tecnicità del tema, l’accento del relatore, la velocità di eloquio, la qualità del suono, e chi più ne ha più ne metta.

Per i più scettici, consiglio questo esercizio: prova ad ascoltare un discorso qualsiasi nella tua lingua e a riprodurlo simultaneamente con altre parole, sempre nella stessa lingua. Oppure, prova anche solo a riprodurlo con parole identiche. Registrati e ascoltati: che cosa viene fuori? Ti renderai subito conto che ascoltare e parlare contemporaneamente non è propriamente una passeggiata, anche se questo esercizio si limita a una sola lingua, contrariamente all’interpretazione simultanea, in cui si lavora in due lingue diverse.

Per queste ragioni, per offrire un servizio di qualità, come raccomandato da tutte le associazioni professionali di interpreti, in cabina occorrono due professionisti, così che possano darsi il cambio per riposare ogni 20 – 30 minuti circa. Una rassicurazione importante che faccio sempre ai miei clienti: il cambio avviene in maniera fluida e non interrompe il flusso della comunicazione.

Per un approfondimento sul tema, consiglio il post “Interpretazione simultanea: i benefici del lavoro di squadra“.

Photo credits IFOTES

Emanuela Cardetta
Emanuela Cardetta

Sono un’interprete di conferenza e traduttrice di italiano, inglese, francese e slovacco. Il mio lavoro è aiutare persone che non parlano la stessa lingua a comunicare tra loro in maniera efficace.

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