Interpretazione simultanea a distanza: 10 consigli per i relatori

A causa della pandemia di Covid-19, negli ultimi mesi moltissimi di noi si sono ritrovati volente o nolente a lavorare da casa, e anche chi non era particolarmente avvezzo alle videoconferenze, ha dovuto imparare velocemente a orientarsi tra piattaforme e strumenti tecnici con cui fino a quel momento non aveva particolarmente familiarità.

Nel caso di videoconferenze multilingui, si fa generalmente ricorso all’interpretazione simultanea a distanza o RSI, di cui ho spiegato il funzionamento nel post precedente. In questo, post vorrei dare alcuni consigli a chi è chiamato a intervenire come relatore in occasione di videoconferenze in cui si farà ricordo all’RSI.

Ma prima una premessa importante: i relatori dovrebbero attenersi a queste indicazioni non semplicemente per rendere la vita più semplice agli interpreti, ma soprattutto per far sì che quello che dicono arrivi nella maniera più completa possibile ai partecipanti per permettere un vero scambio di idee.

Alcune delle indicazioni che dovrebbero seguire i relatori sono le stesse di qualsiasi evento multilingue tradizionale in cui si fa ricorso all’interpretazione simultanea in presenza (di cui ho parlato in questo post), a cui si aggiungono altre indicazioni specifiche per le modalità a distanza.

  1. Mandare presentazione / slide / appunti in anticipo agli interpreti. Pratica sempre gradita, a maggior ragione quando si lavora in RSI, perché, oltre alle difficoltà “normali” si aggiungono quelle tecniche, motivo per cui sapere in anticipo di che cosa parlerà il relatore aiuta moltissimo.
  2. Trasmettere i video in anticipo. I video creano non di rado problemi tecnici, quindi meglio evitare improvvisate: è vivamente consigliato di trasmetterli in anticipo al moderatore per verificare se possono essere visionati durante la videoconferenza, e fare in modo che siano inviati anche agli interpreti, che in caso contrario non potranno tradurne il contenuto.
  3. Scegliere un ambiente tranquillo. Non credo che sia necessario spiegare che non è il massimo intervenire in una videoconferenza con un bambino che urla o un cane che abbaia in sottofondo, e questo né per l’interprete, né per gli altri partecipanti.
  4. Controllare la connessione. Per assicurare uno svolgimento della videoconferenza senza intoppi bisogna poter contare su una buona connessione internet. Se è possibile, è sempre preferibile utilizzare una connessione via cavo. Al contrario, è meglio evitare di collegarsi usando il cellulare come router, tranne in casi di forza maggiore.
  5. Familiarizzare con la piattaforma. Le piattaforme di videoconferenza sono solitamente molto intuitive, ma è sempre meglio dare un’occhiata prima dell’inizio della videoconferenza per essere certi di sapere dove si trovano i comandi principali (accensione di microfono e webcam, condivisione schermo, ecc). Per alcune piattaforme è anche prevista una brevissima formazione per i relatori, che è sempre molto utile.
  6. Accendere la webcam (e posizionarla bene). So bene che alcuni non amano essere ripresi da una webcam o magari non vogliono mostrare l’interno della propria casa per proteggere la propria privacy (in questo caso però è possibile inserire uno sfondo, ad esempio ecco la procedura per chi usa Zoom). Tuttavia, per gli interpreti è molto di aiuto vedere la persona che parla perché le componenti non verbali del discorso concorrono alla trasmissione del messaggio. In secondo luogo, vedere il volto di chi parla è utile anche per i partecipanti che ascoltano la traduzione, perché riescono a capire subito che c’è stato un cambio di relatore, non potendo basarsi sul cambio di voce (che è sempre quella dell’interprete).
  7. Utilizzare cuffie e microfono. Per gli interpreti è fondamentale che la qualità dell’input (ossia il discorso del relatore) sia buona. Per questo è vitale utilizzare delle cuffie con microfono esterno e non il microfono integrato del PC o del cellulare. Quindi va da sé che posizionare un unico PC al centro della stanza con i relatori tutti intorno che parlano a 2-3 metri di distanza vuol dire mettere gli interpreti in seria difficoltà.
  8. Togliere la mascherina. Certo, siamo nel bel mezzo di una pandemia, ma quando si interviene in una videoconferenza indossare la mascherina non è di grande aiuto perché rende l’eloquio meno chiaro. Nel caso ci siano più persone, sarebbe meglio andare in un’altra stanza in modo da non essere più obbligati a portare la mascherina.
  9. Spegnere il microfono quando non si parla. In caso contrario alle cuffie dell’interprete arriveranno, oltre alle parole del relatore, fastidiose interferenze.
  10. Non accavallarsi. Oltre a essere indice di buona educazione, aspettare il proprio turno per prendere la parola durante le videoconferenze multilingui è l’unico modo per far sì che quello che si dice arrivi agli altri partecipanti, perché in caso di sovrapposizioni gli interpreti non capiranno nulla di ciò che viene detto, e di conseguenza non saranno nelle condizioni di poter tradurre nulla.

E voi avete altri consigli?

Emanuela Cardetta
Emanuela Cardetta

Sono un’interprete di conferenza e traduttrice di italiano, inglese, francese e slovacco. Il mio lavoro è aiutare persone che non parlano la stessa lingua a comunicare tra loro in maniera efficace.

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